Da venerdì 14 gennaio 2022 entra in vigore anche in Italia il decreto attuativo della Direttiva (UE) 2019/904 del Parlamento europeo (Vedi QUI) e del Consiglio del 5 giugno 2019 sulla riduzione dell’incidenza di determinati prodotti di plastica sull’ambiente (Direttiva SUP).
A distanza di due anni dalla promulgazione europea, il 30 novembre 2021 era stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il Decreto legislativo n.196 del 8 novembre 2021 (Vedi QUI) per l’attuazione nel nostro paese della Direttiva che ne fissava l’entrata in vigore 45 giorni dopo la pubblicazione.
Scatta, dunque, la rivoluzione verde voluta dall’Unione Europea con il divieto di utilizzo di prodotti non biodegradabili e non compostabili.
Da venerdì si dovrà dare addio a piatti, posate, bicchieri, cannucce e a molti altri oggetti monouso di utilizzo abituale, ad esclusione, sempre secondo la Direttiva Ue, dei prodotti composti al 100% con plastica biodegradabile oppure di quei prodotti biodegradabili e compostabili, composti da materia prima rinnovabile uguale o superiore al 40% (La percentuale salirà al 60% a partire dal primo gennaio 2024).
La disposizione normativa prevede l’applicazione di una sanzione amministrativa pecuniaria da 2.500 euro a 25.000 euro per «l’immissione sul mercato o la messa a disposizione di prodotti in violazione di quanto previsto dall’art. 5, comma 1». L’obiettivo è ottenere risultati quantificabili entro il 2026. L’anno successivo è prevista una revisione della direttiva e della sua attuazione, in base ai risultati ottenuti. In quella occasione sarà anche riconsiderata la plastica biodegradabile, attualmente inclusa nella direttiva senza differenziazione.
Rimane comunque la possibilità per le aziende e per gli utenti di esaurire le scorte a magazzino.