Si è svolto sabato 27 settembre all’Auditorium Petruzzi di Pescara l’evento “Rispetta chi ti cura. La violenza ferma la cura”, promosso dall’Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri della Provincia di Pescara. L’iniziativa, accreditata ECM e aperta alla cittadinanza, ha riunito professionisti, istituzioni e cittadini per affrontare un fenomeno che colpisce in maniera crescente il personale sanitario e che incide direttamente sulla qualità e la sicurezza delle cure.

Ad aprire i lavori è stata la Presidente dell’Ordine, Maria Assunta Ceccagnoli, che ha sottolineato come la violenza contro medici e operatori sanitari non sia più un episodio isolato, ma un problema strutturale che richiede risposte organizzative, culturali e normative. «Per contrastare davvero questo fenomeno – ha affermato – occorre diffondere una cultura del rispetto, investire sulla formazione degli operatori e informare i cittadini, perché solo un personale preparato e una popolazione consapevole possono contribuire a ridurre il rischio di aggressioni».

La Presidente ha quindi ringraziato la Dr.ssa Lucilla Gagliardi, Presidente dell’Ordine dei Medici di Chieti e componente dell’Osservatorio nazionale sulla sicurezza degli esercenti le professioni sanitarie e socio-sanitarie. L’Osservatorio, istituito presso il Ministero della Salute, ha il compito di monitorare gli episodi di violenza, raccogliere dati, proporre linee guida e sostenere le misure di prevenzione. La dottoressa Gagliardi ha illustrato come il fenomeno, pur essendo molto diffuso, resti fortemente sottostimato, e ha richiamato le recenti disposizioni normative che hanno inasprito le pene per chi aggredisce operatori sanitari.

Un contributo centrale è arrivato dalla Dr.ssa Annamaria Ambrosi, dirigente responsabile dell’U.O.S. Risk Management della Asl di Pescara, che ha descritto le azioni messe in campo dalla Direzione Strategica per ridurre i rischi di aggressione: dal rafforzamento del posto fisso di vigilanza all’implementazione di sistemi di videosorveglianza, fino alla regolamentazione degli accessi nelle ore notturne e all’introduzione di corsi di formazione obbligatori per gli operatori dei reparti più sensibili, come il Pronto Soccorso e i servizi del Dipartimento di Salute Mentale.

La Dottoressa Martina Berardocco, psicologa del Centro di Salute Mentale della Asl di Pescara, ha affrontato l’impatto psicologico della violenza, evidenziando come l’aggressione non colpisca solo il corpo ma lasci conseguenze profonde sulle vittime, che necessitano di supporto e di percorsi di tutela.

Molto seguito anche l’intervento del M°  Vittorio Sola, già responsabile della Scuola di difesa personale per la Polizia di Stato a Pescara, che ha condiviso la sua esperienza di ex poliziotto e istruttore di arti marziali. Attraverso la proiezione di video e l’analisi di episodi reali di aggressione, Sola ha spiegato le dinamiche che possono condurre a situazioni di rischio e ha illustrato le tecniche di prevenzione e contenimento, dalla comunicazione verbale alle strategie fisiche di autodifesa.

Di grande interesse anche la relazione dell’Avvocato Riccardo Fusilli, che ha chiarito gli aspetti giuridici legati alla prevenzione, alla gestione delle aggressioni e alla legittima difesa, fornendo un quadro di riferimento normativo per gli operatori.

«L’Ordine dei Medici di Pescara – ha concluso la Presidente Ceccagnolicontinuerà a promuovere formazione e sensibilizzazione, in linea con il ruolo dell’Ordine e con l’impegno deontologico a difesa della salute pubblica. Contrastare la violenza significa tutelare non solo i professionisti, ma soprattutto i cittadini, perché la violenza ferma davvero la cura».